I Grani Antichi

Sono varietà del passato rimaste autentiche perchè rispetto ai grani moderni non hanno subito alcuna modifica genetica da parte dell’uomo. Sono resistenti alle avversità climatiche e si prestano a colture in regime di agricoltura biologica. Esisto diverse varietà di grani antichi, che si possono distinguere per forma o colore e caratteristiche organolettiche.

Perciasacchi

Letteralmente buca sacchi, questo grano autoctono molto pregiato deve il suo nome alla forma appuntita della carosside che anticamente bucava i sacchi in cui era contenuto.

Coltivato da secoli in Sicilia è una cultivar molto resistente a climi secchi e può arrivare ad una altezza di 170 cm, per questo motivo si presta bene a coltivazioni biologiche, in oltre è ricco di sostanze nutritive e vanta qualità del glutine che rende le farine molto versatili e digeribili. Le farine ottenute da questo grano si presentano di colore giallo intenso grazie alla presenza di carenoidi che esplicano un’azione anti-ossidante.

Tumminia

Questo grano autoctono si distingue per il colore più scuro rispetto ad altri, l’irregolarità dei chicchi e l’altezza delle spighe, che può arrivare ai 180 cm. Grazie alla sua ottima resistenza alle avversità climatiche, può essere coltivato in condizioni di siccità e non richiede speciali cure o trattamenti. Denominato anche trimenario, nel 1300 ha permesso la sopravvivenza di molte popolazioni che potevano seminare questo grano a ciclo breve dopo autunni piovosi o per una mancata semina anche a marzo, per questo noto anche con il nome di marzuolo. Questa cultivar è presente in Sicilia da tempi immemorabili ed è stata più volte oggetto di studi scientifici per le sue caratteristiche organolettiche e ottima digeribilità delle farine.

Maiorca

Da sempre considerato il grano tenro siciliano, il suo nome ancora oggi in Sicilia è sinonimo di farina bianca. Il chicco si presenta dalla colorazione bianca e la sua pianta raggiunge i 180 cm di altezza, crescendo facilmente in terreni aridi e marginali. Nei primi del 900 rappresentava un’ottima percentuale dell’intera produzione italiana ma successivamente venne abbandonata per la scarsa resa. Oggi si sono riscoperte le qualità nutritive di questo grano tra cui la ridotta presenza di glutine rispetto ai grani moderni che ne migliorano la digeribilità.

Russello

Tipico dell’entroterra è uno dei grani più antichi di Sicilia. Questa cultivar ha una produzione ridotta e maturazione tardiva, presenta forti radici adatte a terreni poco profondi ed è molto resistente alle malattie dei cereali. La spiga a fusto alto si presenta di colore tendende al rosso, da cui appunto prende il nome, così come la carosside lunga e più grande rispetto ad altri grani.